LA CITTA' ECOLOGICA

Urbanistica e sostenibilità

 

di Franco Archibugi

Bollati Boringhieri - 2002

 

 

Nel dibattito corrente sulla “città sostenibile”, e soprattutto nelle sue ricadute politiche e giornalistiche, si continua a mettere in evidenza le possibilità tecniche esistenti e da implementare per contrastare gli inquinamenti e la congestione delle città. Anche l’ambientalismo si è occupato solo indirettamente della città e dell’ambiente urbano, e in genere deve ancora farsi luce la consapevolezza del rapporto tra degradazione dell’ambiente e inadeguata pianificazione urbana e territoriale. Secondo Archibugi, gli intereventi tecnologici a breve termine, effettuati senza tener conto delle condizioni e dei vincoli della pianificazione urbana, sono destinati al fallimento. Forte di un metodo e di strumenti concettuali affinati nel corso di anni di ricerche su scala europea e mondiale, Archibugi propone il suo approccio imperniato sugli “eco-sistemi urbani” come modo per realizzare la congiunzione tra pianificazione urbanistica ed ecologia.

Nel libro sono rielaborati ed unificati in una unica opera sequenziale i contributi che l’A. è venuto producendo negli ultimi anni per discutere metodologicamente i fondamenti urbanistici di una politica ecologica.

Per fondamenti urbanistici si intendono le condizioni e i requisiti di base che devono essere tenuti presente per l'applicazione di interventi per la salvaguardia e il miglioramento della qualità urbana nel lungo periodo.

Il vasto dibattito che si è avuto negli ultimi anni infatti sulla “città sostenibile”, ha prevalentemente messo in evidenza le possibilità “tecniche” esistenti e da implementare per contrastare gli inquinamenti e la congestione delle città, ma ha trascurato le condizioni urbanistiche che sono un sine qua non, una pre-condizione di successo, di ogni intervento migliorativo.

In questo libro si esaminano a fondo queste pre-condizioni di successo.

 

 

Alcuni primi giudizi sul libro di Franco Archibugi, “La città ecologica: urbanistica e sostenibilità” pubblicato (in inglese) da Ashgate International, (London) 1997; e (in italiano) da Bollati Boringhieri, Torino (2001)

 

Il libro affronta un tema molto interessante ed attuale per urbanisti e pianificatori, sia accademici che studenti”

Phil Cooke

Direttore del Dipartimento di pianificazione regionale e urbana

Università di Cardiff

Direttore della Rivista: European Planning Studies

 

“Il libro di Franco Archibugi su La città: effetto urbano e sostenibilità è stato scritto al momento giusto, nella contingenza storica appropriata. Tramontato ormai, per ammissione dello stesso Gottman che l’aveva lanciato, il mito della ‘città invincibile’, riaffiora in Europa la ragionevole aspirazione ad una città ‘vivibile’ o almeno ‘sostenibile’, che potenzi e sviluppi i suoi indispensabili valori funzionali cercando però nel contempo di mantenere o restaurare anche quelli ‘ambientali’ (verde urbano, aria pulita, tutela del pedone…). L’opera di Archibugi punta lucidamente in questa direzione, consapevole degli ostacoli che su di essa si incontrano, ma capace di organizzare tutti gli strumenti per rimuoverli, e determinata ad usare tali strumenti nella maniera più razionale.”

Berardo Cori

Professore ordinario di Geografia

Dipartimento di Scienze dell’uomo e dell’ambiente

Università di Pisa

 

“Il ruolo critico della ecologia e della sostenibilità nella pianificazione delle città è ora largamente accolto. Ma la traduzione di tutto ciò nella teoria e nella pratica della pianificazione urbana non è così prontamente acquisita. E’ chiaro che noi abbiamo un debito verso il prof. Archibugi per il suo significativo contributo, fondato sulla sua cultura ed esperienza poliedrica (polymath). Avendo lavorato con lui in questo campo ne auspico una vasta conoscenza”

Nathaniel Lichfield

Professore emerito di Economia della Pianificazione ambientale

Università di Londra

 

“L’opus di Franco Archibugi sulla città ecologica contiene una ricchezza di nuove idee e apre molti orizzonti da una prospettiva non convenzionale. Egli reclama una visione interamente differente della vita urbana e della politica della città. Rappresenta un documento affascinante…un magnifico pezzo del pensiero post-moderno”

Peter Nijkamp

Facoltà di Economia e Econometria

Libera Università di Amsterdam

 

“E’ un libro complesso, che riflette una familiarità non dell’ultima ora (e quindi con una lunga tradizione scientifica) con questo campo di studi. Ed è anche un testo che, invece di limitarsi a deprecare le trasformazioni in atto nella società (e nella città) contemporanea, suggerisce linee di azione globale. Insieme ad una critica decisa delle linee di ricerca auto-referenziali che occupano gran parte della letteratura odierna, indica la necessità di una politica urbana di livello nazionale, così da estendere all’intero territorio urbanizzato i livelli più alti sia di effetto-città che di sostenibilità. Un testo insomma che non si limita a raccontare come “vanno” le cose, ma si spinge a spiegare come “dovrebbero” andare, ciò che, al giorno d’oggi, è una bella testimonianza di fede.”

Giorgio Piccinato

Professore di Urbanistica, Facoltà di Architettura, Università di Roma III.

Già Presidente AESOP, Association of European School of Planning.

 

"Il volume che Franco Archibugi ha dedicato alla prospettiva della “sostenibilità” urbana rappresenta un apporto  imprescindibile per una seria riflessione sui temi e problemi che sono sotto i riflettori nella scena degli studi urbanistici. Tra i tanti approcci avanzati, quello proposto da Franco Archibugi ha il pregio di partire da lontano, tenendo sempre ben presente le radici meno effimere della pianificazione urbanistica. Ma non è da trascurarsi, almeno nella prospettiva che mi è propria, - quella del geografo - la circostanza che la lettura data si qualifica per un solido ancoraggio alla concretezza dei processi in atto”.

Franco Salvatori

Presidente della Società Geografica Italiana

Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma II “Tor Vergata”

 

 

INDICE

 

 

Introduzione
La città ecologica: Mistificazione e realtà

Capitolo 1
Una strategia per la città moderna:
linee di ricerca orientate alla identificazione della “centralità ottimale”

1. La definizione del “problema urbano” odierno

1.1. I termini della questione urbana odierna

1.2. Gli accenti del dibattito odierno sull'ambiente urbano

1.3. Il ruolo dell’ “effetto città”

2. Due tipologie di situazioni nella geografia urbana occidentale

2.1. Grandi città e città medio-piccole

2.2. Problemi diversi nei due tipi di situazioni urbane

3. Le strategie potenziali alternative

3.1. I due obiettivi di ogni politica urbana: effetto città e vivibilità

3.2. L'interdipendenza fra le due politiche

3.3. La strategia tipica per le città grandi (di serie A)

3.4. La strategia tipica per le città medie e piccole (di serie B)

4. Il dossier di parametri da usare come criteri di riferimento

4.1. La necessità di dotare le due politiche di maggiori strumenti conoscitivi

4.2. Gli strumenti conoscitivi necessari postulati

5. L'approccio suggerito: ricercare la centralità ottimale

5.1. Le principali operazioni di ricerca da sviluppare

5.2. La definizione della centralità ottimale e dei suoi parametri costitutivi

5.3. Le componenti della centralità ottimale come rilevate nella situazione urbana occidentale corrente

5.4. Una articolazione territoriale delle centralità ottimali

6. Conclusione

 

Capitolo 2

Una strategia per il miglioramento dell'ambiente urbano:

problemi e prospettive metodologiche

1. Il degrado dell'ambiente urbano: una tassonomia rapida

1.1. In relazione ai suoi fattori (o cause)

1.2. In relazione alla tipologia di città

1.3. In relazione allo stadio dell'urbanizzazione

2. L'eco-sistema urbano

3. Eco-sistemi e reti urbane

4. Struttura di programma e indicatori urbani

 

Capitolo 3

CENTRALITA' E PERIFERIE:

UNA NUOVA POLITICA PER IL RECUPERO DELL'AMBIENTE URBANO

1. La città e i suoi spazi pubblici

2. Il declino degli spazi pubblici e lo squilibrio dei carichi

3. Due tipiche risposte inadeguate: zoning e ingegneria del traffico

3.1. Il vecchio metodo dello zoning

3.2. L'ingegneria del traffico

4. La perdita di centralità nelle città piccole e medie

5. Lineamenti di una nuova politica di recupero dell'ambiente urbano

5.1. I cambiamenti nella centralità e nella “massa critica” per l’ “effetto città”

5.2. La “de-polarizzazione” delle città metropolitane e l'integrazione del le città piccole e medie in nuovi poli

6. La questione della modernità in urbanistica

6.1. Il giusto modo di chiedere spazi pubblici

6.2. Il rischio di un modello demodè di vita urbana

6.3. Un appropriato approccio alla modernità

 

Capitolo 4

Urbanistica ed Ecologia: quale rapporto?

1. Urbanistica ed ecologia: un matrimonio promesso e mai consumato oppure ermafroditismo?

2. Pianificazione ed ecologia: alcuni postulati

2.1. Carattere esogeno delle condizioni (tecnologiche, geomorfologiche, economiche, ecc.)

2.2. Carattere esogeno degli obiettivi costututivi la funzione di preferenza

3. I pre-requisiti metodologici della pianificazione della città ecologica

3.1. L'appropriata unità territoriale di valutazione e di pianificazione

3.2.   La matrice territoriale

3.3. La definizione di indicatori di qualità e parametri di effetto e di carico urbano

4. L'applicazione al caso di una politica della “sostenibilità” urbana

4.1. Implicazioni dell'uso dei postulati assumibili

4.2. Gli effetti dell'adozione dei pregiudiziali metodi di analisi

 

Capitolo 5

Il bacino integrato di mobilità urbana:

un prerequisito di razionalità per ogni pIANIFICAZIONE

1. Il “Bacino integrato di mobilità urbana” (Bimu)

2. La domanda programmatica di mobilità urbana

3. Approccio generale alla definizione di obiettivi di pianificazione urbana

4. Il sistema di accessibilità del Bimu

4.1. L'offerta di accessibilità

4.2. La domanda di accesibilità

4.3. I costi (o i prezzi) della accessibilità

4.4. Le relazioni fra le componenti del sistema di accessibilità

5. Specificazione operativa degli obiettivi: l'uso di analisi decisionali multi-criteri

6. Alcune considerazioni conclusive

 

Capitolo 6

Il bacino urbano del lavoro:

IMPOSTAZIONI INGANNEVOLI

1. Una definizione interpretativa del bacino del mercato del lavoro

2. Una definizione operativa del bacino del lavoro

3. Una definizione del bacino del lavoro in base ad un approccio integrato

4. La misurazione della funzione-obietivo integrata

4.1. Le opportunità

4.2. L'accessibilità

5. La dimensione ottimale del bacino del lavoro

5.1. I servizi che massimizzano le opportunità

5.2. La distanza (tempo di percorrenza) che costituisce il vincolo di accessibilità

5.3. Altri contenuti per definire le opportunità

6. Il bacino del lavoro funzionale alla gestione del lavoro

 

CAPITOLO 7

LA MATRICE USO/RISORSE DEL TERRITORIO:

UNO STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE AMIENTALE

1. Perchè una matrice uso/risorse del territorio (Murt)?

2. Natura e caratteristiche della Murt

3. Il “bilancio” del territorio

4. La valutazione economica del territorio

5. L'utilizzazione della Murt

6. Altri strumenti di valutazione interrelati alla Murt

 

Capitolo 8

Equilibrio ecologico e pianificaziOne

territoriale: il caso italiano

1. I fondamenti dell'equilibrio ecologico fra attività antropogene e il territorio

2. Il sistema urbano come luogo più appropriato di misurazione, valutazione e gestione eco-sistemica

3. Una riorganizzazione per “eco-sistemi” urbani alla scala nazionale: il Progetto "Quadroter"

4. Natura e limiti del Quadroter come strumento di politica territoriale ed ambientale

 

Capitolo 9

Il programma per l'ambiente urbano nel Piano decennale per l'ambiente del Governo italiano

1. Il Piano decennale per l'ambiente (Decamb) del Ministero italiano dell'ambiente

2. I presupposti culturali e scientifici del Programma “ambiente ur- bano” del Decamb

2.1. Identità di politica ambientale e politica di uso del territorio

2.2. L'analisi del degrado urbano in Italia

3. Il Programma “ambiente urbano” del Decamb

3.1. Gli “obiettivi generali”

3.2. I “programi di azione”

4. Descrizione sommaria dei “Programmi di azione”

4.1. La progettazione di centri alternativi all'unico centro storico, nelle città metropolitane

4.2. La progettazione mirata a riqualificare le periferie metropolitane

4.3. La pianificazione e gestione del trasporto urbano in funzione della strategia di “de-polarizzazione” dei centri storici nelle aree metropolitane

4.4. Il recupero e il restauro dei “centri storici” nelle aree metropolitane

4.5. La progettazione di “nuovi sistemi di città” nelle aree non-metropolitane (“eco-sistemi urbani”)

4.6. La qualificazione delle aree non-urbane: le “Unità territoriali di ricupero ambientale e storico-culturale” (Utras)

5. Conclusioni

 

Bibliografia

Indici analitico e dei nomi