Nel dibattito
corrente sulla “città sostenibile”, e soprattutto nelle sue ricadute
politiche e giornalistiche, si continua a mettere in evidenza le
possibilità tecniche esistenti e da implementare per contrastare gli
inquinamenti e la congestione delle città. Anche l’ambientalismo si
è occupato solo indirettamente della città e dell’ambiente urbano, e
in genere deve ancora farsi luce la consapevolezza del rapporto tra
degradazione dell’ambiente e inadeguata pianificazione urbana e
territoriale. Secondo Archibugi, gli intereventi tecnologici a breve
termine, effettuati senza tener conto delle condizioni e dei vincoli
della pianificazione urbana, sono destinati al fallimento. Forte di
un metodo e di strumenti concettuali affinati nel corso di anni di
ricerche su scala europea e mondiale, Archibugi propone il suo
approccio imperniato sugli “eco-sistemi urbani” come modo per
realizzare la congiunzione tra pianificazione urbanistica ed
ecologia.
Nel libro sono
rielaborati ed unificati in una unica opera sequenziale i contributi
che l’A. è venuto producendo negli ultimi anni per discutere
metodologicamente i fondamenti urbanistici di una politica
ecologica.
Per fondamenti
urbanistici si intendono le condizioni e i requisiti di base che
devono essere tenuti presente per l'applicazione di interventi per
la salvaguardia e il miglioramento della qualità urbana nel lungo
periodo.
Il vasto dibattito
che si è avuto negli ultimi anni infatti sulla “città sostenibile”,
ha prevalentemente messo in evidenza le possibilità “tecniche”
esistenti e da implementare per contrastare gli inquinamenti e la
congestione delle città, ma ha trascurato le condizioni urbanistiche
che sono un sine qua non, una pre-condizione di successo, di
ogni intervento migliorativo.
In questo libro si esaminano a fondo
queste pre-condizioni di successo.
Alcuni primi giudizi sul libro di Franco Archibugi, “La
città ecologica: urbanistica e sostenibilità” pubblicato
(in inglese) da Ashgate International, (London) 1997; e
(in italiano) da Bollati Boringhieri, Torino (2001)
Il
libro affronta un tema molto interessante ed attuale per
urbanisti e pianificatori, sia accademici che studenti”
Phil Cooke
Direttore del Dipartimento di pianificazione regionale e
urbana
Università di Cardiff
Direttore della Rivista: European
Planning Studies
“Il
libro di Franco Archibugi su La città: effetto urbano
e sostenibilità è stato scritto al momento giusto, nella
contingenza storica appropriata. Tramontato ormai, per ammissione
dello stesso Gottman che l’aveva lanciato, il mito della
‘città invincibile’, riaffiora in Europa la ragionevole
aspirazione ad una città ‘vivibile’ o almeno ‘sostenibile’,
che potenzi e sviluppi i suoi indispensabili valori funzionali
cercando però nel contempo di mantenere o restaurare anche
quelli ‘ambientali’ (verde urbano, aria pulita, tutela del
pedone…). L’opera di Archibugi punta lucidamente in questa
direzione, consapevole degli ostacoli che su di essa si
incontrano, ma capace di organizzare tutti gli strumenti
per rimuoverli, e determinata ad usare tali strumenti nella
maniera più razionale.”
Berardo Cori
Professore ordinario di Geografia
Dipartimento di Scienze dell’uomo e dell’ambiente
Università di Pisa
“Il
ruolo critico della ecologia e della sostenibilità nella
pianificazione delle città è ora largamente accolto. Ma
la traduzione di tutto ciò nella teoria e nella pratica
della pianificazione urbana non è così prontamente acquisita.
E’ chiaro che noi abbiamo un debito verso il prof. Archibugi
per il suo significativo contributo, fondato sulla sua cultura
ed esperienza poliedrica (polymath). Avendo lavorato
con lui in questo campo ne auspico una vasta conoscenza”
Nathaniel Lichfield
Professore emerito di Economia della Pianificazione ambientale
Università di Londra
“L’opus di Franco Archibugi sulla città ecologica contiene una ricchezza
di nuove idee e apre molti orizzonti da una prospettiva
non convenzionale. Egli reclama una visione interamente
differente della vita urbana e della politica della città.
Rappresenta un documento affascinante…un magnifico pezzo
del pensiero post-moderno”
Peter Nijkamp
Facoltà di Economia e Econometria
Libera Università di Amsterdam
“E’
un libro complesso, che riflette una familiarità non dell’ultima
ora (e quindi con una lunga tradizione scientifica) con
questo campo di studi. Ed è anche un testo che, invece di
limitarsi a deprecare le trasformazioni in atto nella società
(e nella città) contemporanea, suggerisce linee di azione
globale. Insieme ad una critica decisa delle linee di ricerca
auto-referenziali che occupano gran parte della letteratura
odierna, indica la necessità di una politica urbana di livello
nazionale, così da estendere all’intero territorio urbanizzato
i livelli più alti sia di effetto-città che di sostenibilità.
Un testo insomma che non si limita a raccontare come “vanno”
le cose, ma si spinge a spiegare come “dovrebbero” andare,
ciò che, al giorno d’oggi, è una bella testimonianza di
fede.”
Giorgio Piccinato
Professore di Urbanistica, Facoltà di Architettura, Università
di Roma III.
Già Presidente AESOP, Association of European
School of Planning.
"Il
volume che Franco Archibugi ha dedicato alla prospettiva
della “sostenibilità” urbana rappresenta un apporto
imprescindibile per una seria riflessione sui temi e problemi
che sono sotto i riflettori nella scena degli studi urbanistici.
Tra i tanti approcci avanzati, quello proposto da Franco
Archibugi ha il pregio di partire da lontano, tenendo sempre
ben presente le radici meno effimere della pianificazione
urbanistica. Ma non è da trascurarsi, almeno nella prospettiva
che mi è propria, - quella del geografo - la circostanza
che la lettura data si qualifica per un solido ancoraggio
alla concretezza dei processi in atto”.
Franco Salvatori
Presidente della Società Geografica Italiana
Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università
di Roma II “Tor Vergata”
INDICE
Introduzione
La città ecologica: Mistificazione e realtà
Capitolo 1
Una
strategia per la città moderna:
linee di
ricerca orientate alla identificazione della “centralità ottimale”
1. La definizione
del “problema urbano” odierno
1.1. I termini
della questione urbana odierna
1.2. Gli accenti
del dibattito odierno sull'ambiente urbano
1.3. Il ruolo dell’
“effetto città”
2. Due tipologie di
situazioni nella geografia urbana occidentale
2.1. Grandi città e
città medio-piccole
2.2. Problemi
diversi nei due tipi di situazioni urbane
3. Le strategie
potenziali alternative
3.1. I due
obiettivi di ogni politica urbana: effetto città e vivibilità
3.2.
L'interdipendenza fra le due politiche
3.3. La strategia
tipica per le città grandi (di serie A)
3.4. La strategia
tipica per le città medie e piccole (di serie B)
4. Il dossier di
parametri da usare come criteri di riferimento
4.1. La necessità di dotare le due politiche di maggiori strumenti conoscitivi
4.2. Gli strumenti
conoscitivi necessari postulati
5. L'approccio
suggerito: ricercare la centralità ottimale
5.1. Le principali
operazioni di ricerca da sviluppare
5.2. La definizione
della centralità ottimale e dei suoi parametri costitutivi
5.3. Le componenti
della centralità ottimale come rilevate nella situazione urbana
occidentale corrente
5.4. Una
articolazione territoriale delle centralità ottimali
6. Conclusione
Capitolo 2
Una
strategia per il miglioramento dell'ambiente urbano:
problemi e
prospettive metodologiche
1. Il degrado
dell'ambiente urbano: una tassonomia rapida
1.1. In relazione
ai suoi fattori (o cause)
1.2. In relazione
alla tipologia di città
1.3. In relazione
allo stadio dell'urbanizzazione
2. L'eco-sistema
urbano
3. Eco-sistemi e
reti urbane
4. Struttura di
programma e indicatori urbani
Capitolo 3
CENTRALITA' E PERIFERIE:
UNA NUOVA
POLITICA PER IL RECUPERO DELL'AMBIENTE URBANO
1. La città e i
suoi spazi pubblici
2. Il declino degli
spazi pubblici e lo squilibrio dei carichi
3. Due tipiche
risposte inadeguate: zoning e ingegneria del traffico
3.1. Il vecchio
metodo dello zoning
3.2. L'ingegneria
del traffico
4. La perdita di
centralità nelle città piccole e medie
5. Lineamenti di
una nuova politica di recupero dell'ambiente urbano
5.1. I cambiamenti
nella centralità e nella “massa critica” per l’ “effetto città”
5.2. La “de-polarizzazione” delle città metropolitane e l'integrazione del
le città piccole e medie in nuovi poli
6. La questione
della modernità in urbanistica
6.1. Il giusto modo
di chiedere spazi pubblici
6.2. Il rischio di
un modello demodè di vita urbana
6.3. Un appropriato
approccio alla modernità
Capitolo 4
Urbanistica ed Ecologia: quale rapporto?
1.
Urbanistica ed ecologia: un matrimonio
promesso e mai consumato oppure ermafroditismo?
2. Pianificazione
ed ecologia: alcuni postulati
2.1. Carattere
esogeno delle condizioni (tecnologiche, geomorfologiche, economiche,
ecc.)
2.2. Carattere
esogeno degli obiettivi costututivi la funzione di preferenza
3. I pre-requisiti
metodologici della pianificazione della città ecologica
3.1. L'appropriata
unità territoriale di valutazione e di pianificazione
3.2.
La matrice territoriale
3.3. La definizione
di indicatori di qualità e parametri di effetto e di carico urbano
4. L'applicazione
al caso di una politica della “sostenibilità” urbana
4.1. Implicazioni
dell'uso dei postulati assumibili
4.2. Gli effetti
dell'adozione dei pregiudiziali metodi di analisi
Capitolo 5
Il bacino
integrato di mobilità urbana:
un
prerequisito di razionalità per ogni pIANIFICAZIONE
1. Il “Bacino
integrato di mobilità urbana” (Bimu)
2. La domanda
programmatica di mobilità urbana
3. Approccio
generale alla definizione di obiettivi di pianificazione urbana
4. Il sistema di
accessibilità del Bimu
4.1. L'offerta di
accessibilità
4.2. La domanda di
accesibilità
4.3. I costi (o i
prezzi) della accessibilità
4.4. Le relazioni
fra le componenti del sistema di accessibilità
5. Specificazione
operativa degli obiettivi: l'uso di analisi decisionali
multi-criteri
6. Alcune
considerazioni conclusive
Capitolo 6
Il bacino
urbano del lavoro:
IMPOSTAZIONI INGANNEVOLI
1. Una definizione
interpretativa del bacino del mercato del lavoro
2. Una definizione
operativa del bacino del lavoro
3. Una definizione
del bacino del lavoro in base ad un approccio integrato
4. La misurazione
della funzione-obietivo integrata
4.1. Le opportunità
4.2.
L'accessibilità
5. La dimensione
ottimale del bacino del lavoro
5.1. I servizi che
massimizzano le opportunità
5.2. La distanza
(tempo di percorrenza) che costituisce il vincolo di accessibilità
5.3. Altri
contenuti per definire le opportunità
6. Il bacino del
lavoro funzionale alla gestione del lavoro
CAPITOLO 7
LA MATRICE
USO/RISORSE DEL TERRITORIO:
UNO STRUMENTO DI
PIANIFICAZIONE AMIENTALE
1. Perchè una
matrice uso/risorse del territorio (Murt)?
2. Natura e
caratteristiche della Murt
3. Il “bilancio” del territorio
4. La valutazione
economica del territorio
5. L'utilizzazione
della Murt
6. Altri strumenti
di valutazione interrelati alla Murt
Capitolo 8
Equilibrio
ecologico e pianificaziOne
territoriale: il caso italiano
1. I fondamenti
dell'equilibrio ecologico fra attività antropogene e il territorio
2. Il sistema
urbano come luogo più appropriato di misurazione, valutazione
e gestione eco-sistemica
3. Una
riorganizzazione per “eco-sistemi” urbani alla scala nazionale:
il Progetto "Quadroter"
4. Natura e limiti
del Quadroter come strumento di politica territoriale ed ambientale
Capitolo 9
Il
programma per l'ambiente urbano nel Piano decennale per l'ambiente
del Governo italiano
1. Il Piano
decennale per l'ambiente (Decamb) del Ministero italiano
dell'ambiente
2. I presupposti
culturali e scientifici del Programma “ambiente ur- bano” del Decamb
2.1. Identità di
politica ambientale e politica di uso del territorio
2.2. L'analisi del
degrado urbano in Italia
3. Il Programma “ambiente urbano” del Decamb
3.1. Gli “obiettivi
generali”
3.2. I “programi di
azione”
4. Descrizione
sommaria dei “Programmi di azione”
4.1. La
progettazione di centri alternativi all'unico centro storico, nelle
città metropolitane
4.2. La
progettazione mirata a riqualificare le periferie metropolitane
4.3. La
pianificazione e gestione del trasporto urbano in funzione della
strategia di “de-polarizzazione” dei centri storici nelle aree
metropolitane
4.4. Il recupero e
il restauro dei “centri storici” nelle aree metropolitane
4.5. La
progettazione di “nuovi sistemi di città” nelle aree
non-metropolitane (“eco-sistemi urbani”)
4.6. La
qualificazione delle aree non-urbane: le “Unità territoriali
di ricupero ambientale e storico-culturale” (Utras)
5. Conclusioni
Bibliografia
Indici analitico e
dei nomi
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