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UN QUADRO CONTABILE
per
la programmazione nazionale
e la politica
economica strategica
di Franco Archibugi
Centro
di Studi e Piani Economici - 2002
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La pianificazione
strategica sta diventando sempre più uno strumento importante nel
settore pubblico per il miglioramento dei metodi e dei risultati
della gestione pubblica. In ogni paese membro dell’Ocse, messo a
confronto dal Comitato (e servizio) PUMA (Public Management), e in
particolare negli USA attraverso la legge “Government Performance
and Results Act” GPRA, del Congresso (1993), e la sua
implementazione in corso, la pianificazione strategica è divenuto lo
strumento tecnico per l’espansione e la realizzazione di una
“gestione fondata sui risultati” in ogni ente pubblico. La
pianificazione strategica è divenuta il più importante strumento di
quella che è stata chiamata la “re-invenzione del governare” (reinvention
government).
Ma la
pianificazione strategica e la gestione basata sul risultato hanno
un limite. Esse si ferma alle soglie di un ente pubblico (ministeri,
agenzie nazionali, governi locali, etc.). I tentativi di
coordinamento della pianificazione strategica alla intera scala
governativa (inter-agency e government-wide) sono
stati portati avanti in alcuni paesi (specialmente in alcuni paesi
come gli Usa, da parte di agenzie di coordinamento, come il Gao e l’Omb)
ma sono ancora ad uno stato primitivo. Non si sono ancora integrati
i metodi della pianificazione strategica con quelli della
programmazione generale di bilancio; e non si è ancora integrato
quest’ultima con esperienze della programmazione “societale” cioè
alla scala di tutte le istituzioni della società, governative e
private.
Le difficoltà di
integrazione della programmazione ai diversi livelli, da quello
micro-operativo a quello macro-economico e macro-societale , sono
insite nell’approccio unilaterale che finora nell’esperienza
generale umana ha avuto l’arte della “gestione strategica”, a scala
micro e a scala macro operativa.
Il superamento
dell’approccio unilaterale, non ha trovato finora esperienze di
integrazione e coordinamento sufficienti, che a loro volta
elaborassero una loro propria “tecnologia” ed adeguati strumenti
tecnici per la realizzazione stessa dell’integrazione e del
coordinamento. Ciò ha condotto e può condurre al fallimento di tutte
le esperienze unilaterali che si sono registrate nel passato e nel
presente in proposito: da quelle degli approcci macro-economici, a
quelli della micro gestione basata sui risultati (pianificazione
strategica).
Questo libro
fornisce alla discussione dei politici, degli economisti e degli
operatori sociali, una prima analisi, descrizione e proposta di uno
strumento indispensabile – concettuale e operativo – per detti
integrazione e coordinamento: il “quadro contabile di riferimento
delle decisioni”.
Il libro si richiama ad un
tentativo [svolto in Italia nel 1970-71 da parte di un settore
del governo italiano, il Ministero del Bilancio e della
Programmazione economica, e sotto la direzione dell’A.]
di costruire tale “Quadro” come strumento di decisioni politiche
e di “trade-off” nell’impiego delle risorse nazionali e
dei programmi governativi. Il lavoro abortì e ne rimasero
alcune labili tracce. Questo libro è una di esse. Ma in
esse è racchiusa la formula segreta di una nuova rivoluzionaria
forma di gestione della politica economica e sociale nazionale
e di un nuovo modo di governare. Una formula indispensabile
per il successo dell’operazione di “reinventing government”
oggi in atto in molti paesi avanzati della nostra era.
INDICE - SOMMARIO
Prefazione
PARTE PRIMA:
CONCETTO E
STRUTTURA DEL QUADRO CONTABILE
Capitolo 1
Concetto di quadro
contabile e sua utilità per la pianificazione
Capitolo 2
Contenuto e struttura
del Quadro contabile
Capitolo 3
Il conto dei settori e
la “struttura di programma”
Capitolo 4
Le implicazioni
produttive degli obiettivi di impiego delle risorse
Capitolo 5
Le dimensioni
istituzionali e finanziarie del Quadro contabile
Capitolo 6
Riepilogo schematico
del Quadro contabile
Capitolo 7
Contabilità nazionale,
contabilità di stato e Quadro contabile
PARTE SECONDA:
PROCEDURE DI
ELABORAZIONE DEL QUADRO
CONTABILE
Capitolo 8
Le componenti del
processo di quantificazione
Capitolo 9
La quantificazione
degli obiettivi di impiego
Capitolo10
La transizione dagli
obiettivi di impiego a quelli di produzione
Capitolo 11
La quantificazione e
articolazione degli obiettivi di produzione
Capitolo 12
La quantificazione
degli obiettivi per "attori" istituzionali
Capitolo 13
La quantificazione
della distribuzione dei redditi
Capitolo 14
La quantificazione dei
meccanismi finanziari
PARTE TERZA
ASPETTI GENERALI
DEL QUADRO CONTABILE
Capitolo 15
La modellizzazione del
Quadro contabile
Capitolo 16
La temporalizzazione
del Quadro contabile
Capitolo 17
La concertazione del
Quadro contabile
Capitolo18
Aspetti
politico-operativi del Quadro contabile
Capitolo 19
La strumentazione
informatica del quadro contabile
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